San Giuseppe Manyanet fu sicuramente inviato da Dio per proclamare il Vangelo di Nazareth alla famiglia, che è la base della Società e della Chiesa, la famiglia di Dio.
Giuseppe Manyanet, figlio di Antonio e Bonaventura, nasce a Tremp (Lleida — Spagna) il 7 gennaio 1833. Dalla famiglia eredita il senso del dovere, l’amore al lavoro e la fermezza nei suoi propositi.
Presto rimase orfano di padre e, per mantenersi negli studi, lavora come educatore in una famiglia, e poi, già seminarista, nel palazzo vescovile di Urgel. Il vescovo Caixal, che è per lui superiore e padre spirituale, gli conferisce l’Ordine Sacerdotale e vuole che la sua Prima Messa sia celebrata nella cappella vescovile, per poterlo assistere personalmente. il servizio del giovane sacerdote al vescovo Caixal è svolto con la piena soddisfazione del Vescovo stesso e di tutti i sacerdoti, che frequentano la diocesi. Il sacerdote Manyanet, benché gravato da tanti impegni per la sua attività in curia, non perde l’occasione per dedicarsi alla Pastorale e alla Catechesi sia in Urgel, sia nelle parrocchie dei paesi vicini: gli piace annunziare la Parola Divina alle persone
semplici e occuparsi della Catechesi.
In curia, viene a contatto con la realtà sociale della diocesi e le difficoltà ecclesiali che si vivono nel palazzo vescovile. Ciò aiuta Giuseppe Manyanet a dare forma al desiderio che sentiva nel suo intimo: di consacrare la sua vita a Dio, per la pratica dei consigli evangelici e di dedicarsi alla ‘restaurazione’ della famiglia, per mezzo dell’educazione cattolica dei bambini e dei giovani, secondo il modello della Famiglia di Nazareth.
Nel corso di lunghe notti del 1863, scrive il Regolamento per la futura Comunità, che pensa di organizzare con il nome di “Figli della Sacra Famiglia Gesù, Maria e Giuseppe”.Da quando abbandona, nel 1865, il palazzo Vescovile di Urgel e fino alla morte, si dà corpo e anima a formare, consolidare e sviluppare l’istituto.
A settembre del 1900 partecipa ad un pellegrinaggio a Roma, in occasione dell’Anno Santo, proprio con quest’intenzione. il 17 giugno 1901, il Cardinale Prefetto presenta al Papa il parere definitivo della Congregazione e Leone XIII, in data 22 giugno, firma il decreto “Attenta salutarium”, che approva definitivamente l’istituto dei’ Figli della Sacra Famiglia’.
Era più di venti anni che lo stava aspettando Il Padre Manyanet, quando riceve la notizia, piange come un bambino ed intona il “Nunc dimittis”,
Tale approvazione interviene pochi mesi prima della stia morte, che avviene il 17 dicembre 1901 a Barcellona (Spagna), nel Collegio “Gesù, Maria e Giuseppe”, dove tuttora si trovano le sue spoglie mortali.
Se oggi lo ricordiamo è perché, come cristiano, sacerdote e fondatore dei due Istituti ‘Figlie e Figli della Sacra Famiglia’, fu arricchito di un carisma singolare, che lo portò ad intuire l’importanza della FAMIGLIA.
Se la Sacra Famiglia era il centro del suo carisma religioso, il formare e il consolidare la famiglia era l’oggetto fondamentale del suo apostolato.
Il suo proposito era creare ‘una nuova Nazareth in ogni famiglia”. Capì anche che il carisma ricevuto, era per tutta la Chiesa e non solo per i suoi figli e figlie spirituali. Per questo volle la collaborazione dei laici e delle stesse famiglie. Le sue congregazioni erano una famiglia per le famiglie, ma anche con le famiglie.
Il 25 novembre 1984, Giovanni Paolo II, lo ha dichiarato Beato durante una solenne celebrazione in San Pietro e lo stesso Papa il 16 maggio 2004 lo elevò alla gloria dei Santi.
I ‘Figli della Sacra Famiglia’ sono arrivati in Italia e precisamente qui, a Santa Bibiana, allora in viale Principessa Margherita, dopo tre giorni di ‘lungo e penoso viaggio’ da Barcellona, la mattina del 29 dicembre 1919, con la prima comunità formata da: P. Jaime Mir, P.Juan Domenech (conosciuto da tanti, perché vissuto qui, fino al 22 marzo 1977 e unico sacerdote della Congregazione seppellito a Roma, a Prima Porta) e il fratello laico José Gorgonio.
Da subito si sono messi al lavoro, mettendo in pratica gli insegnamenti lasciati dal fondatore Padre Manyanet; hanno creato quella atmosfera familiare che ha permesso di realizzare tante attività attraverso la ‘Pia Unione Universale della Sacra Famiglia’, l’Apostolato della Preghiera, la Biblioteca circolante 5. Bibiana, la ‘Congregazione dei Bambini’, corso di Religione per signorine, catechismo per i bambini, la filodrammatica e il ‘Bollettino Sacra Famiglia’.
Nonostante le difficoltà di spazio, S. Bibiana ha ospitato nel tempo un gran numero di ‘Apostolini’ e ‘Studenti’ che, negli anni, si sono preparati a diventare ‘Figli della Sacra Famiglia’. Era simpaticamente chiamata, già dall’inizio, ‘la piccola Betlem’. Tra questi P. Domenico Di Benedetto, abitante nella Parrocchia, è stato il primo sacerdote italiano della Congregazione, nel 1945.
P. Magino Morera, primo Parroco, è arrivato a Roma il 17 ottobre 1937, scappando dalla Spagna, dove era in atto la guerra civile, dopo una difficilissima fuga attraverso Andorra e i Pirenei.
Dopo i primi religiosi, coloro che hanno lasciato un ricordo nel cuore delle persone, perché impegnati nel lavoro pastorale sono stati P. Antonio Abella, P. Giuseppe Colomina e P. Salvatore Massip. Ma molti altri religiosi sono passati per S. Bibiana. soprattutto durante la guerra: P. Anionio Samà; P. Martino Millet: P. Giovanni Sierra: P.Giuseppe Pairò: P. Giovanni Morell; P. Cubersindo Aguilar: P. Giovanni Blasco; Fr. Michele Sitjà; Fr. Andrea Banùs.
Da quando. ncl 1953, S. Bibiana è diventata parrocchia oltre ai parroci molti sacerdoti dei Figli della S. Famiglia hanno lavorato in parrocchia. Vogliamo ricordarli tutti: P. Gabriele Perazzetti. tuttora presente come vicario parrocchiale; P. Giovanni Domenech (+) : E. Antonio Mancini (+); P. Giacomo Codagnone (+): P. Beniamino Maurizio; P. Affilio Medulli; P. Everino Miri: P. Antonio D’Amhrosio: P. Pompeo Bruno; P. Carlo Marisi; E. Vincenzo Mattia; E. Bruno Valente: P. Silvio Di Ninni: P. Simone Catenaro; P. Fortunato Pullanu; P. Franco Cece; P. Pasquale D’Angelo: E. Emanuele Escribano: E. Giuseppe Blanquct; P. Vittorio Pietroniro: P.Angelo Lopez; P. Crispino Funes; E. Giuseppe Scntis; P. Saverio Palacio; E. Domenico Zuchegna;P. Renato Mei.
Altri sacerdoti che per lunghi anni hanno collaborato sono: i compianti Mons. Cosimo Bonaldi e Mons. Giuseppe Ascenzi; Mons Pablo Colino, direttore della Cappella Giulia: Mons. Saturnino Gamarra. rettore del Seminario maggiore di Victoria (Spagna) e, nei suoi anni di studio in Roma, Mons. Gianfranco Ravasi. illustre biblista