Bollettino Parrocchiale
Una raccomandazione a quanti si accingono a leggere queste pagine: se trovate parole che vi possano sollecitare atti di bontà e generosità... se trovate iniziative e attività che vi diano uno stimolo a ripeterle, magari rivedute, per essere più adatte al tempo presente...
...ringraziamo, già da ora, il Signore!
Se non trovate niente di utile... considerate questa raccolta, una semplice testimonianza di quanto, una piccola Comunità, ha cercato di realizzare, a fin di bene, per se stessa e per gli altri.
Nel settembre 1981 al rientro dalle vacanze i parrocchiani di Santa Bibiana trovano una gradita sorpresa: P. Domenico Di Benedetto è tornato di nuovo a essere il Parroco.
È già stato Parroco dal ’ 58 al ’ 72 e il successivo periodo di nove anni li ha trascorsi come vice parroco al Tempio della Sacra Famiglia a Centocelle (Roma). Questi spostamenti sono normali avvicendamenti che la Congregazione dei Figli della Sacra Famiglia, dopo un certo numero di anni, decide di compiere e P. Domenico è un sacerdote di questa Congregazione.
Appena ritorna in parrocchia, una delle prime attività che vuole intraprendere è la stampa di un “bollettino parrocchiale” che, sul primo numero di Novembre’ 81, definisce così: “con questo foglio volante vogliamo intraprendere il nostro notiziario, che terrà al corrente la nostra Comunità Parrocchiale di tutto ciò che avviene in Parrocchia”. Questo tipo di attività mi piace e subito mi rendo disponibile a dargli una mano.
Nei locali della parrocchia giace abbandonato un vecchio ciclostile che utilizza una matrice a cera per produrre le copie. Comporre gli articoli su questo tipo di matrice con una macchina per scrivere è cosa ardua, per non parlare poi della difficoltà di correggere gli errori di battitura: queste difficoltà rendono il processo lungo e laborioso, perché completamente manuale.
All’ inizio dell’ Anno Pastorale successivo, ottobre ‘ 82, troviamo al posto del ciclostile una nuova e moderna fotocopiatrice! Siamo entusiasti di poter cambiare il procedimento di preparazione delle pagine da riprodurre: non più sulla matrice a cera, ma su carta scritta a macchina e sulla quale è molto facile incollare anche disegni e scritte particolari.
È un sistema più semplice e veloce! Pian piano mi affiancano altri giovani entusiasti di disegnare, scrivere e incollare ciò che poi sarà duplicato. Dal Natale ’ 83 il notiziario inizia ad avere una frequenza più regolare e in breve tempo raggiunge la cadenza desiderata: quella mensile. Ovviamente sono da escludere i mesi estivi. È stato un periodo di sperimentazioni e cambiamenti.
Diverse volte è cambiato sia il formato e sia il titolo, ma ad Ottobre ’ 84 arriva il titolo ancora oggi in uso: “La Voce della Parrocchia di Santa Bibiana” e ad Aprile ’ 87 anche il formato attuale: A4. A Settembre ’ 87 P. Domenico lascia di nuovo la Parrocchia dopo sei anni, per un nuovo avvicendamento dei sacerdoti Figli della Sacra Famiglia e, prima di lasciarci, mi fa capire che la fotocopiatrice è stato un regalo di “Stampa Buona, Stampa Bella". (*)
Avevo sempre pensato che fosse stato il Parroco ad acquistare la fotocopiatrice che ci aveva sollevato dalle prime vere fatiche di stampa del nostro notiziario. Ma comprendere che è stato un dono disinteressato di una persona, e di quella particolare signora, mi ha riportato alla mente le parole che, alcuni anni prima, dopo avermi chiesto notizie della fotocopiatrice, mi disse: “...ti chiedo di continuare a portare avanti l’ attività del bollettino parrocchiale. Me lo prometti?...”. Rimasi interdetto, non seppi risponderle... poi le sorrisi... e lei, ricambiando il sorriso... “Sono sicura che lo farai!”... Negli anni che seguirono quella copiatrice è stata sostituita da altre; altri computer hanno preso il posto del primo; le persone son cambiate, anzi diminuite; anche il notiziario è cambiato: era un elenco di attività e iniziative ed è diventato nel tempo, un insieme di notizie di cultura religiosa. Non chiedetemi il perché... potete capirlo da soli!
Da allora sono passati più di trent’ anni!... e continuo ancora oggi a portare avanti quest’ attività sicuro che, quando verrà il momento, ci sarà qualcuno che prenderà il mio posto.
Franco castagnoli
(*) Non tutti sanno, forse i più anziani ricordano che nel muro esterno a destra dell’ entrata alla chiesa, al livello della strada c’ era una piccola finestra e, in alto sopra la finestra la scritta “Stampa Buona, Stampa Bella”. Da quella apertura una signora, aiutata da una collaboratrice, si è prodigata per anni alla divulgazione non solo della stampa cattolica, giornali e libri, ma anche di oggetti sacri e opuscoli che illustravano la nostra chiesa. Alcuni anni dopo la sua scomparsa, avvenuta nel ‘ 85, anche l’ attività “Stampa Buona, Stampa Bella” si estingue. Per anni, la piccola serranda posta a chiusura della finestra rimane abbassata, fino a quando, una ventina di anni fa, è stata nascosta da mattoni che, intonacati e tinti, ne hanno fatto sparire anche le tracce.